Voci dal coro: Monica


La prima volta che iniziai a conoscere la musica avevo 6 anni; vidi dei tasti bianchi e neri su una semplice tastiera ed era da lì che si generava tutto. Con il tempo quei tasti non sono più stati un gioco, ci sono state dietro giornate di studio e voglia di imparare e conoscere al meglio la musica. Ma come tante cose quando si è piccoli, ci si stanca subito, e così smisi di suonare, con un enorme rimpianto adesso che oltre a Fra Martino Campanaro ben altro non so suonare.

Gli anni passarono ed è così che nel periodo di Natale ricevetti un invito, “Vieni ad ascoltarmi, io canto in un coro e stasera facciamo un concerto”. “Ma sì, sono anche libera si può fare!”

Mi ricordo ancora che nevicava ed eravate tutti lì quando sono entrata, davanti a chi vi ascoltava e cantavate con gioia e voglia di trasmettere la vostra passione. Era Natale 2014 e quella notte ho deciso di unirmi a voi.

Venne il 2015 e una domenica sera sono entrata in chiesa a Tabiago, ho conosciuto il Maestro Samuele e poi pian piano ognuno di voi. Sono entrata in quella che è “La Grande Famiglia dei Contralti Secondi” e da lì non mi sono più mossa. Lo sanno bene le mie vicine di sedia che non sono mai stata zitta e ho sempre portato un grande scompiglio a partire dalla prima grande avventura: il DVD. Una raccolta di brani cantati e ballati dei quali io ne sapevo…….Nessuno! Si esatto, vi parlo di canti africani, spagnoli, italiani, gesti che neanche forse durante le lezioni di Zumba avevo mai affrontato (questo mi ha poi portato ad affinare tecniche accurate per distinguere gesti come “apri la finestra” oppure “fai un palleggio”); ma tutto questo era accompagnato da una grande voglia di fare qualcosa di nuovo e di imparare quelli che oggi sono i brani “senza cartelletta”.

Con il passare del tempo ho preso coscienza di essere entrata a far parte di una vera e propria Famiglia, in cui è possibile condividere momenti anche al di fuori del coro. Il nostro coro, sì perché ormai ci faccio parte da ben 4 anni, mi ha permesso di conoscere meglio me stessa, mi ha avvicinata alla musica e sicuramente ho migliorato le mie capacità di memorizzazione e coordinamento. I brani da imparare a memoria sono all’ordine del giorno e se siamo arrivati a suonare con i bicchieri, beh possiamo fare di tutto!

Ma oggi non sono qui a scrivere a caso, partirò un’altra volta per una esperienza all’estero e mi sento di dire che Loro ci saranno sempre. Ognuno ha sempre contribuito a rendere questa esperienza piena di emozioni ed è in questo modo che voglio ringraziare tutti: “Music builds a bridge, it can tear down a wall. Music is a language that can speak to one and all. This is why I sing”.

Monica